Il giorno 11 Ottobre nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Tallinn, si è tenuta l’ordinazione sacerdotale di Manuel e Giosuè, entrambi si sono formati per anni nel nostro seminario per servire la chiesa di Estonia e del Mondo come sacerdoti. E’ stato un passaggio del signore per noi come seminario che ci conferma nella vocazione e ci da perseveranza per continuare a servire la chiesa di Estonia e del mondo intero. La liturgia è stata celebrata d’innanzi alle famiglie e agli amici di Manuel e Giosuè e d’avanti ai fedeli Estoni, è stata presieduta dal nostro vescovo Phillippe Jourdan che prendendo spunto dalla sua visita qualche giorno prima alla vergine di Fatima in Portogallo nell’omelia ha voluto sottolineare il servizio del presbitero dicendo:
«Il sacerdote non può chiudersi nella propria parrocchia e dire: “Mi prendo cura solo della mia gente”. No. Egli porta sulle sue spalle le sofferenze e le angosce di tutta l’umanità. Come Cristo, ogni giorno presenta tutto questo nella sua preghiera a Dio.»
Maria ha scelto tre bambini semplici per consegnare il Suo messaggio. Bambini che non conoscevano il mondo, eppure hanno accettato di portare il dolore e le preghiere per la pace. Così dev’essere anche per voi, cari fratelli Manuel e Josué: avere un cuore grande, capace di accogliere il mondo intero.
Maria ha chiesto anche la **conversione**. “Dio desidera che il mondo si converta attraverso il mio Cuore Immacolato.” Questo è il cuore della vostra missione sacerdotale: aiutare le persone a convertirsi, a tornare a Dio, a cambiare vita, accompagnandole nella confessione e nella riconciliazione con Dio. Non si tratta di un momento unico, ma di un cammino continuo.
Naturalmente anche i sacerdoti hanno bisogno di riposo, di tempo personale; ma la loro vita non può ruotare attorno a questo. Il sacerdote vive per donarsi, come i piccoli veggenti di Fatima, per amore di Dio e degli uomini.
Affidate il vostro sacerdozio a Maria, al suo Cuore Immacolato. Affidatelo anche all’intercessione del beato Eduard Profittlich, che ha servito qui, ha pregato per il mondo e si è offerto per gli altri. Chiedete la sua intercessione perché possiate essere sacerdoti fedeli, gioiosi e generosi.
«Un sacerdote triste è una ferita per la Chiesa. Ci saranno momenti difficili, ma la gioia di essere scelti da Dio deve sempre superare ogni difficoltà. Non siamo migliori degli altri, ma vogliamo servire tutti. Questa è la nostra gioia, questa è la nostra felicità….»